La dichiarazione di Attilio Dadda, Presidente di Legacoop Lombardia, sull’indagine in corso:

“La storica società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo è parte lesa nelle indagini che stamane hanno portato a sei misure di arresti domiciliari che coinvolgono ex vertici dell’impresa, non più in carica.
In questo momento delicato esprimo la solidarietà del movimento cooperativo lombardo di Legacoop alla società di mutuo soccorso, la più grande tra le realtà italiane che operano nel campo della mutualità sanitaria integrativa, e confermo la nostra vicinanza ai 45 mila cooperatori e cooperatrici che usufruiscono dei servizi mutualistici di tutela della salute.
Abbiamo atteso con rispetto e fiducia questa azione della Magistratura ed avviato, oltre un anno fa, contatti con i nuovi amministratori, unitamente a una revisione straordinaria.
La cooperazione in questa vicenda ha dimostrato una capacità rigenerativa diffusa, cambiando i vertici e avviando un complesso piano di ristrutturazione. In coerenza con l’impegno quotidiano della cooperazione al rispetto della legalità, al riuso sociale dei beni confiscati, alla lotta alle false imprese.
Ora, in attesa di conoscere tutti i dettagli e di comprendere meglio i danni causati alla mutua, riteniamo importante auspicare uno sforzo collegiale per mettere in sicurezza la storica società di mutuo soccorso”.