Legacoop Lombardia, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti della Lombardia, organizza il corso di formazione rivolto a tutte le figure professionali che si trovano a scrivere e parlare di fragilità, da giornalisti ad addetti stampa, social media manager e operatori della comunicazione. L’appuntamento è dalle ore 10 alle ore 13 alla Fondazione Brodolini (Via Massimo D’Azeglio, 3 – Milano).

A partire dalla presentazione del progetto “Glossario Fragile” di Legacoopsociali – a cui partecipano cooperatrici e cooperatori della Lombardia – l’incontro è centrato sull’importanza delle parole adoperate per raccontare le fragilità sociali, sul loro uso nei media e la loro capacità di generare cambiamenti negli attuali scenari comunicativi. Con una metodologia partecipata e cooperativa e attraverso attività laboratoriali, saranno analizzate criticità e buone pratiche, aspetti deontologici e linguistici, per un’etica del giornalismo e della comunicazione rispettosa dei diritti di tutte le persone.

Dopo i saluti introduttivi di Attilio Dadda, Presidente Legacoop Lombardia e Marta Battioni, Vicepresidente Legacoopsociali, il giornalista Giuseppe Manzo, responsabile comunicazione Legacoopsociali, presenterà il Glossario Fragile, nell’ultima edizione aggiornata con una nuova parola – “confine” – proposta dalla Lombardia. A seguire gli interventi sulle tematiche della deontologia di Ester Castano, consigliera Ordine dei giornalisti Lombardia con deleghe a Giovani, nuovi giornalismi e pari opportunità e di Laura Silvia Battaglia, giornalista specializzata in aree di crisi e conflitti.

Con quali parole: per una narrazione rispettosa nel lavoro sociale è il titolo dell’intervento di Maria Chiara Pedroni, assistente sociale e ricercatrice dell’Università di Bolzano, che rifletterà sull’uso del linguaggio nei contesti lavorativi del sociale; a seguire la giurista e divulgatrice Roberta Covelli parlerà di Verità e finzione nella comunicazione, analizzando esempi concreti di narrazioni non corrette e relative percezioni errate.

A seguire il dibattito si sposterà sull’analisi di buone pratiche: Paola Conversano della cooperativa sociale centro antiviolenza Cerchi d’acqua e Paola Rizzi, vicepresidente GiULiA Giornaliste dialogheranno sul linguaggio da una prospettiva di genere; Allegra Baggio Corradi della cooperativa editoriale Shibboleth, che realizza progetti visivi per soggetti fragili, nell’intervento dal titolo “Comunicare senza le parole” parlerà di un uso non convenzionale del linguaggio; Giulia Bugnoni della cooperativa sociale La Casa Davanti al Sole di Varese, assieme a Elena Imperiali del Comune di Varese, illustreranno narrative di cambiamento frutto di co progettazione pubblico-privato.
A concludere il panel dedicato alle buone pratiche, l’intervento di Rosa Garofalo, direttrice dell’Associazione Nazionale Subvedenti, si concentrerà sul potere delle parole per le persone con disabilità visiva, con il racconto di progetti basati su un uso più efficiente del linguaggio comune.

Il corso, moderato da Giusy Palumbo, responsabile comunicazione di Legacoop Lombardia, si concluderà con un’attività laboratoriale aperta allo scambio e al confronto.

«Il corso nasce dal bisogno di presentare anche in Lombardia il progetto del Glossario Fragile, per portare l’attenzione sull’importanza di un linguaggio comune che rispetti la dignità e i diritti delle persone in contesti fragili. L’opportunità di condividere pratiche, esperienze e strumenti cooperativi con i giornalisti e con chi in generale si occupa di comunicazione è fondamentale per costruire alleanze e non rendere invisibili le fragilità. Con questa occasione di formazione intendiamo fare la nostra parte, per accrescere consapevolezza e chiarezza sull’uso di un linguaggio più inclusivo e rispettoso che metta al centro le persone e non le loro fragilità” dichiara Attilio Dadda, presidente di Legacoop Lombardia.

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Il corso di formazione prevede 5 crediti formativi per i giornalisti.
Iscrizioni su: formazionegiornalisti.it

Cooperatrici e cooperatori interessati a partecipare possono usare il form seguente: LINK

Per maggiori informazioni sul progetto “Glossario Fragile”: LINK