Next Green Housing – Il mutualismo abitativo per le sfide ambientali e sociali è il titolo del Quaderno della Fondazione Barberini realizzato da Legacoop Abitanti e presentato giovedì 7 luglio nel corso di un evento online. Nella pubblicazione contributi di Matteo Busnelli, Coordinatore Dipartimento Housing Legacoop Lombardia e Marco Fazio, Coordinatore Gruppo progettuale Comunità Energetiche della Direzione nazionale.

Roma, 7 luglio 2022 – Differenziare in base al reddito di chi ne fruisce i benefici del Superbonus – che oltre ai noti effetti distorsivi sul mercato si è rivelato una misura regressiva, con accentuate disparità economiche, territoriali e culturali nella fruizione – rendendolo uno strumento stabile e soprattutto volto a sostenere chi ha capacità economiche ridotte e soggetti come la cooperazione di abitanti che possiedono patrimoni di alloggi con finalità sociali. Promuovere il potenziale realizzativo delle cooperative di abitanti nel campo delle comunità energetiche rinnovabili, consentendo anche ad esse l’accesso agli incentivi fiscali al 50% per gli investimenti in pannelli fotovoltaici nell’ambito dei cosiddetti “bonus casa” riconosciuti ai privati per le ristrutturazioni edilizie.

Sono alcune delle principali proposte contenute in “Next Green Housing – Il mutualismo abitativo per le sfide ambientali e sociali”, un Quaderno della Fondazione Barberini realizzato da Legacoop Abitanti e presentato oggi in un incontro on line, che esplora e rilancia il contributo delle cooperative di abitanti alla conversione ecologica, con una visione ispirata al mutualismo e all’agire collettivo.
La cooperazione di abitanti ha compiuto già da molti anni la sua scelta verso la sostenibilità – in linea con quanto stabilito dall’Unione Europea con il Green New Deal, il New European Bauhasu ed il più recente REPowerEU – ma ora dimostra l’assunzione di una responsabilità più complessa della mera riduzione dei consumi energetici attraverso interventi sugli immobili, promuovendo l’interazione tra capacità imprenditoriale e logica redistributiva, per una gestione consapevole del bene comune.

“Tanti progetti elaborati dalle cooperative – sottolinea Rossana Zaccaria, Presidente di Legacoop Abitanti – innestano elementi di transizione ecologica con quella sociale, coinvolgendo i propri soci in percorsi di innovazione tecnologica verde intrecciata con scelte estetiche che introducono elementi di bellezza e di arte, adozione di strumenti di valutazione di impatto ambientale e sociale, progetti complessi di rigenerazione urbana orientati all’inclusione delle fragilità, uso delle risorse pubbliche per ristrutturare gli alloggi con nuove configurazioni degli spazi in senso collettivo”.

Gli interventi programmati dalle cooperative di abitanti verso la transizione green
Il Quaderno nasce da una ricognizione su come la cooperazione di abitanti sta utilizzando gli strumenti a disposizione per l’efficientamento energetico degli edifici, per allargare lo sguardo ad un fenomeno al momento cruciale come il superamento della dipendenza dalle fonti fossili e la transizione verde, con particolare attenzione alle comunità energetiche rinnovabili. Legacoop Abitanti ha realizzato una survey su 16 tra le principali cooperative aderenti, nella quale sono stati censiti 90 interventi (in corso e programmati), che hanno interessato 5.263 alloggi, con investimenti complessivi per 180 milioni di Euro. Interventi realizzati utilizzando gli incentivi previsti. Tra questi, il più utilizzato è il Superbonus (50% sul totale), che consentirà di ridurre l’emissione nell’atmosfera di 3.200 tonnellate di CO2 all’anno. Seguono il mix di incentivi (27%, intendendo l’impiego sinergico di più incentivi sullo stesso edificio, ad esempio superbonus in combinazione col bonus facciate), il bonus facciate (12%), l’ecobonus (8%) e l’EcoSismaBonus (3%).

Misure fiscali: rendere strutturale Superbonus, incentivare investimenti in pannelli fotovoltaici
Ma il Superbonus, che, come già ricordato, ha evidenziato limiti rilevanti, deve diventare, secondo Legacoop Abitanti, uno strumento stabile e soprattutto volto a sostenere prioritariamente chi ha capacità economiche ridotte e soggetti come la cooperazione di abitanti che possiedono patrimoni di alloggi con finalità sociali. In ogni caso, se ci fosse una revisione della misura Superbonus 110% andrebbero intanto prorogati i termini di utilizzo per le cooperative di abitanti e ex-IACP (attualmente con termine giugno 2023) fino al 2025 come per i condomini. Per quanto riguarda le comunità energetiche per la produzione di energia rinnovabile, le cooperative di abitanti hanno un alto potenziale realizzativo, non solo per la proprietà di molti edifici su cui installare gli impianti, ma soprattutto per la capacità di aggregare domanda con i cittadini e lavorando con gli enti locali. Ma è necessario prevedere contributi fiscali per abbattere i costi di realizzazione degli impianti. Per questo Legacoop Abitanti propone di consentire anche alle cooperative di abitanti l’accesso agli incentivi fiscali al 50% per gli investimenti in pannelli fotovoltaici nell’ambito dei cosiddetti “bonus casa” riconosciuti ai privati per le ristrutturazioni edilizie.

Transizione digitale ed ecologica come occasione di innovazione sociale
Come già accennato, numerose cooperative, contestualmente all’avvio dei lavori, hanno innescato dei processi di rigenerazione urbana in cui, alla tradizionale attività di intervento architettonico, si sono affiancate, attraverso il coinvolgimento degli abitanti, interventi innovativi con potenziali ricadute positive sulla comunità. Si tratta di: interventi volti al superamento delle barriere architettoniche (es: installazione montascale/ascensori), indice di attenzione alle esigenze della base sociale più fragile (anziani, disabili); installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, indicatore di future attività di promozione della mobilità sostenibile; utilizzo di soluzioni innovative per l’isolamento e la manutenzione dei tetti, quali i tetti verdi; avvio di un’indagine sociologica sul benessere abitativo e costruzione di un nuovo patto mutualistico.

Infine, nel Quaderno di Legacoop Abitanti viene evidenziato come anche l’orizzonte delle comunità energetiche rinnovabili, un settore nel quale le cooperative hanno già realizzato interventi e ne stanno progettando altri in attesa della definitiva regolazione normativa, consentirà di svolgere pienamente quel ruolo mutualistico proprio delle cooperative di abitanti, legittimato e rilanciato dal DL Energia approvato ad aprile 2022, consentendo loro di offrire ai soci, in via accessoria o strumentale, attività o servizi, anche di interesse collettivo, svolti secondo i princìpi della mutualità cooperativa e senza fini di speculazione privata, a favore dei soci, dei loro familiari nonché di soggetti terzi, connessi direttamente all’oggetto sociale principale.

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