Quali sono le misure del governo che incidono sul mondo della cooperazione? Legacoop lo ha chiesto al viceministro dell’Economia e delle Finanze Antonio Misiani.

Come richiesto anche dal mondo cooperativo, viene facilitato l’utilizzo di strumenti ibridi per rafforzare la patrimonializzazione delle imprese (sconti fiscali per chi apporta capitali, interventi complementari di apporto di capitale da parte dello Stato, ecc) evitando una presenza pubblica eccessivamente invasiva nei confronti della libertà imprenditoriale.

Con gli ultimi provvedimenti – come il “decreto rilancio” – sono state introdotte misure che interessano tutte le imprese, in particolare riguardo la Cassa integrazione guadagni – che il governo intende estendere fino ad ottobre – e la Cassa integrazione guadagni in deroga, che in molti devono tuttavia ancora ricevere.

Vengono prorogati i contributi per gli autonomi, rifinanziate le misure per le famiglie (congedi parentali, voucher baby sitter, permessi legge 104, colf e badanti) e introdotti ristori per gli affitti commerciali. Sono stati disposti anche interventi per il comparto turistico, investimenti nella scuola e nella ricerca, ed ecobonus e sismabonus per la riqualificazione energetica e sismica dei condomini e degli edifici unifamiliari prima casa; in quest’ultimo intervento sono incluse le cooperative edilizie.

Legacoop riunisce oltre 10mila imprese cooperative su tutto il territorio nazionale; insieme alle altre associazioni cooperative ha consegnato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte il documento “Ricostruire l’Italia cooperando”, dove c’è la visione cooperativa della società, all’interno della quale la cooperazione pensa di collocarsi per contribuire a realizzare un’Italia sostenibile. Il COVID19 consegna un futuro immediato di difficoltà ma, volendolo, c’è la grandissima opportunità di costruire un cambiamento con tempi e modalità fino a tre mesi fa neanche immaginabili.