Oggi, mercoledì 24 novembre, fermo nazionale unitario di categoria dalle 8:00 alle 22:00, per protestare contro il tentativo di liberalizzare il settore in favore delle piattaforme di intermediazione tecnologica e per fermare i dilaganti fenomeni di abusivismo.
È quanto dichiarano in una nota alcune delle organizzioni promotrici dello sciopero quali Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Unimpresa, Usb taxi, Or.S.A taxi, Ati Taxi, Fast Confsal e Associazione Tutela Legale Taxi.
Non si può scardinare un servizio pubblico, concepito e regolamento per garantire la soddisfazione di un diritto fondamentale come quello alla mobilità, in nome di un algoritmo che alza i prezzi delle corse in base a pure logiche di mercato, lasciando una percentuale del 25% a società che pagano pochi spiccioli di tasse in Italia.
Società – prosegue la nota – che puntano a costruire dei cartelli oligopolistici e che oggi, pur di raggiungere tali obiettivi, non esitano minimamente ad utilizzare in modo improprio autorizzazioni di noleggio spesso rilasciate in modo irregolare, come ampiamente dimostrato dai numerosi scandali che si sono susseguiti negli ultimi anni.
Chiediamo al governo e alle camere di colpire speculazione ed abusivismo – conclude la nota – stralciando l’articolo 8 del DDL concorrenza e approvando al più presto lo specifico e già previsto DPCM di regolamentazione delle app, nonché e i decreti ministeriali per foglio di servizio elettronico e REN, concludendo l’iter di riforma già avviato nel 2019, rilanciando e valorizzando così il ruolo di programmazione e controllo degli enti locali.

Legacoop Produzione e Servizi aderisce al fermo nazionale: info