La cooperativa sociale aderente a Legacoop Lombardia nelle prime ore della grave crisi afghana ha lanciato una campagna di accoglienza delle donne in fuga dal paese in mano ai talebani. Oltre duecento le richieste in pochi giorni, una filiera cooperativa che si attiva per l’interesse generale della comunità.

I primi ad aderire alla campagna sono stati proprio i soci e le socie della cooperativa Il Melograno, mettendo a disposizione le proprie case, il prima possibile. Da alcuni mediatori vicini alla cooperativa sociale di Segrate, in provincia di Milano, sono arrivate anche le prime testimonianze dirette e con esse le ansie e le preoccupazioni che hanno attivato il motore cooperativo, pensando a un modello di accoglienza diffusa che lavora sull’integrazione delle persone all’interno delle comunità. Del resto Il Melograno, che dal 1999 opera nel milanese con servizi alle persone e alle comunità, ha già esperienza di comunità afghane e progetti a loro rivolti, come ci racconta Francesco Gatti, socio della cooperativa: “Conosciamo la loro cultura, abbiamo relazioni e progetti in corso”.
Non solo accoglienza, la rete cooperativa ha messo in moto “accordi con la grande distribuzione sulle eccedenze alimentari che porteranno a creare le borse alimentari per queste persone – come ha raccontato Mauro Soldati, socio della cooperativa, a Fanpage – e abbiamo altri progetti che riguardano il recupero di vestiti e anche da lì può arrivare qualcosa, oltre alla disponibilità dei singoli che ci hanno contattato”. Disponibilità che sono arrivate non solo dalla Lombardia, dove la cooperativa ha sede e opera, ma da tutta Italia – dalla Sicilia, da Roma, da Torino, da Napoli, da Venezia e da Firenze – attivando una rete del terzo settore sul territorio.
Come ha ricordato anche Legacoopsociali in una nota stampa: “Occorre la presenza attiva e fattiva delle istituzioni e la forte collaborazione con le organizzazioni della cooperazione e della solidarietà che in Italia non si sono mai tirate indietro di fronte alla tutela delle vite umane e all’affermazione dei diritti delle persone più fragili e discriminate”.
Il commento della cooperativa, che conta circa 700 lavoratori e 500 soci, è unanime: “Ci siamo stati, ci siamo e ci saremo per perseguire l’interesse generale della comunità coerenti con i valori della cooperazione sociale. Il Melograno, cooperativa attiva in Legacoop, insieme al sistema cooperativo cercherà di individuare le soluzioni migliori e più praticabili, per condividere una proposta progettuale comune”.

E’ possibile aderire all’iniziativa “Una stanza per una donna afgana” mettendo a disposizione gratuitamente una stanza per un periodo transitorio (al massimo tre mesi) per una donna in fuga dall’Afghanistan. Per informazioni e adesioni scrivere all’indirizzo afghanistan@ilmelogranonet.it.

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