Dalla stretta di mano, immagine iconografica della cooperazione lombarda nell’Ottocento, a oggi, l’intreccio di impresa e solidarietà continua a essere fortemente presente nell’immaginario cooperativo. Lo stesso logo Legacoop, ideato dal designer Bob Noorda negli anni Novanta, ha aggiornato questa visione condivisa: la stretta di mano si trasforma in due semicerchi incrociati, simbolo della solidità dell’unione e del potere della solidarietà.
Valori di sempre, ancora vivi e consolidati nonostante le trasformazioni economiche e sociali non sempre favorevoli.

A sostenere un’identità valoriale così radicata è la centralità della persona attorno a cui ruota tutta la governance associativa Legacoop.
Partecipazione democratica, pari opportunità, principio di una testa un voto, intergenerazionalità dell’impresa, responsabilità sociale, collaborazione ed equità, sono valori essenziali dell’etica cooperativa senza i quali non potrebbe esserci la mutualità, vale a dire la reciproca tutela e assistenza “senza fini di speculazione privata”, come dichiara la Costituzione italiana, a completo vantaggio dei soci lavoratori.

I “padri pionieri” della cooperazione in Lombardia

Compito di Legacoop è trasmettere la tradizione identitaria nata con i padri fondatori promuovendone i valori, sia a livello nazionale che regionale, e contribuendo a definire la cooperazione come un modello d’impresa praticabile ed esportabile.

I sette principi cooperativi

  • Adesione libera e volontaria

  • Controllo democratico esercitato dai soci

  • Partecipazione economica dei soci

  • Autonomia e indipendenza

  • Educazione, formazione e informazione

  • Cooperazione tra cooperative

  • Impegno verso la collettività