La cooperativa culturale Industria Scenica, attiva nella cittadina alle porte di Milano, ha invitato cittadini e commercianti ad esporre nelle vetrine delle scuole, dei negozi e degli uffici un fiore rosso per ricordare la Shoah. L’esposizione continua anche sulle vetrine dello Spazio Everest dove la cooperativa ha la sua sede.

Fino al 3 febbraio sarà visibile, da Via Sant’Anna 2 a Vimodrone (MI), la mostra allestita dagli artisti Piergiorgio Ballerani, Vincenzo Gornati e Valerio Nava nella vetrina dell’Everest – Spazio alla cultura, una selezione di opere che mostrano tutta la drammaticità e l’emotività della Shoah.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Vimodrone Ricorda”, realizzato dalla cooperativa Industria Scenica in collaborazione con il Comune di Vimodrone, Fondazione di Comunità Milano Onlus, ANPI Vimodrone e ANED Milano. Tante azioni che si rivolgono a tutta la popolazione, dedicate al ricordo di questo evento drammatico e trasmettere alle giovani generazioni i valori di libertà integrazione e rispetto per la vita.
Oltre a vedere i fiori rossi sulle vetrine (qui la galleria di immagini), è possibile ascoltare voci e ricordi (qui il podcast di Radio Vetrina).

Industria Scenica nasce nel 2012 con l’idea di progettare e realizzare percorsi che integrano le arti performative con il sociale, la formazione con lo sviluppo personale e ricreativo del singolo e della collettività. Negli anni è rimasta coerente con il suo percorso, creando progetti di drammaturgia di comunità e producendo spettacoli teatrali a partire da tematiche sociali. Per farlo si serve di uno spazio storico e alternativo, un ex dopo-lavoro che ha accolto migliaia di persone di passaggio e non, lo spazio Everest. L’Everest è sede di Industria Scenica dal 2014 e le quattro menti artistiche che hanno fondato la Cooperativa – Serena Facchini, Isnaba Miranda, Ermanno Nardi e Francesca Perego – tutt’oggi la fanno crescere, scalandone la vetta. Oggi Industria Scenica collabora con numerose compagnie teatrali, produce spettacoli di formazione e sperimentazione, lavora su progetti di peer education, media education, percorsi di formazione teatrale e video, spettacoli interattivi e uscite di tourism theatre.