È nata Cooperazione Digitale, un progetto pluriennale di Alleanza delle Cooperative Italiane che supporterà la digitalizzazione delle imprese cooperative e non profit grazie a un fondo di 3.5 milioni di euro donati da Google.org; l’iniziativa è stata ufficialmente presentata il 2 marzo a Roma presso il Palazzo della Cooperazione alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.

“Accordi come questi ci permetteranno di competere e di vincere la sfida del digitale che va ampiamente raccolta anche da piccole realtà come le cooperative per le quali può essere l’unico modo per aprirsi al mondo e per farsi apprezzare”. Così il ministro dello Sviluppo Economico (MiSE) Giancarlo Giorgetti ha salutato con favore il lancio ufficiale di “Cooperazione Digitale”, progetto che nasce da un confronto con il MiSE sul tema della trasformazione digitale delle imprese italiane, con l’obiettivo di valorizzare le imprese cooperative e non profit.

Il progetto sarà realizzato grazie a un fondo da 3,5 milioni di euro donati da Google.org, la divisione filantropica di Google impegnata sulle principali sfide della nostra società attraverso finanziamenti, innovazione tecnologica e competenze tecniche, per supportare le comunità più vulnerabili e offrire una maggiore equità e inclusione. Si tratta del più importante investimento nel non profit realizzato da Google in Italia.

Come ha evidenziato Matt Brittin, presidente di Google Europa e Africa: “Le cooperative possono ricoprire un ruolo chiave nella trasformazione digitale dell’Italia in modo sostenibile e inclusivo. Cooperazione Digitale va in questa direzione e rappresenta un impegno per far crescere l’economia italiana, mettendo al centro le persone, con una visione strategica sul futuro del Paese. Per questo siamo felici di poter contribuire a renderla un’opportunità più inclusiva, basata su uno sviluppo ambientale, civile e sociale equilibrato ed equo”.

Alleanza delle Cooperative selezionerà un gruppo di imprese che andranno ad accompagnare la trasformazione digitale di 500 realtà italiane, prevalentemente cooperative e non profit, dando priorità a quelle impegnate in contesti periferici o marginali, in particolare create da donne e giovani, rigenerate dai lavoratori (“workers buyout”), o ancora alle cooperative che gestiscono i beni confiscati alle mafie. Le imprese interessate potranno così intraprendere un percorso di innovazione digitale e di inclusione in un network collaborativo e sostenibile, grazie ad attività di consulenza e programmi di implementazione tecnologica.

“Il progetto con Google.org assume una rilevanza strategica e ci dà la possibilità di supportare tante cooperative che possono trovare nella transizione digitale un’opportunità di sviluppo innovativo “dal basso”, ma con attenzione alla sostenibilità digitale. Noi diciamo sì all’innovazione che crea occupazione e si mette al servizio delle persone e non viceversa. La crescita e lo sviluppo sono tali se cresce il Bes del Paese. Lo scorso anno l’Italia è cresciuta di oltre il 6%, ma sono aumentate le diseguaglianze il cui contrasto è nel dna della cooperazione. In Italia, si stima che in 15 anni saranno a rischio obsolescenza oltre 3 milioni di lavoratori in agricoltura, nel commercio e nella manifattura. Questo ci deve portare a un investimento straordinario nella formazione e nell’istruzione delle persone e dei lavoratori”. Così Maurizio Gardini, presidente Alleanza Cooperative.

“Il principio che spesso dichiariamo di non lasciare indietro nessuno oggi trova una sua concreta applicazione perché con questo accordo sosterremo finanziariamente la trasformazione digitale di cooperative che altrimenti avrebbero avuto difficoltà”, è il commento del presidente di Legacoop Mauro Lusetti.

Katia De Luca, componente del Board della Fondazione PICO, ha precisato: “Crediamo fermamente che puntare su ecosistemi e reti di innovazione animati non soltanto da grandi player ma anche da piccole imprese sia fondamentale per rilanciare il sistema produttivo, economico e sociale italiano; a questo proposito, risulta necessario favorire esempi virtuosi di partenariato tra più soggetti, pubblici e privati (come quello annunciato oggi) in cui un ruolo importante lo giocano certamente le cooperative, portatrici sane dei principi di responsabilità sociale”.

Come funzionerà il progetto Cooperazione Digitale

Le risorse del Fondo verranno destinate alle imprese beneficiarie, che potranno usare le risorse per essere accompagnate da un gruppo di imprese “trasformatrici” in percorsi personalizzati di innovazione tecnologica e digitale sostenibile. I fondi, la selezione delle imprese trasformatrici e i progetti verranno gestiti dall’Associazione Economia Sociale Digitale, un apposito Hub costituito da Alleanza delle Cooperative e partecipato da:
Fondazione PICO, il Digital Innovation Hub di Legacoop Nazionale
Node Società Cooperativa,
Consorzio Ruini Impresa sociale.
Le imprese partner per supportare la trasformazione digitale verranno selezionate autonomamente da Fondazione PICO, Node e Consorzio Ruini sulla base di specifici criteri, dando priorità alle imprese cooperative già impegnate da anni in progetti tecnologici e di trasformazione digitale.
Per ricevere i finanziamenti e avviare i progetti verrà attivata online una piattaforma web dedicata specificatamente a Cooperazione Digitale, da cui le imprese interessate potranno entrare in contatto con le imprese trasformatrici e fare domanda di contributo ai propri progetti, che saranno poi valutati dall’Associazione Economia Sociale Digitale.
Tra le categorie di imprese beneficiarie a cui verrà data priorità di intervento rientrano le imprese dell’economia sociale che operano in territori svantaggiati; le cooperative di comunità; le imprese sociali femminili; i workers buyout; gli imprenditori sociali migranti; le cooperative che operano nei terreni confiscati alla mafia e le cooperative sociali. Ad essere favoriti saranno i progetti di filiera intersettoriali in grado di creare o integrare degli ecosistemi cooperativi innovativi attraverso lo sviluppo di reti a cui partecipino imprese cooperative, Atenei, Centri di Ricerca e Competence Center.
L’Associazione si impegnerà ad un monitoraggio periodico su base trimestrale degli stati di avanzamento dei lavori. La cooperativa beneficiaria, a fronte del finanziamento concesso, dovrà presentare una relazione finale dell’attività realizzata e degli obiettivi raggiunti. Il monitoraggio sarà anche occasione di condivisione tra le associate di difficoltà comuni, buone prassi, progetti di filiera.

Il Manifesto

Per rafforzare il proprio impegno nel sostenere la cooperazione digitale, Alleanza delle Cooperative Italiane e Google.org hanno siglato un manifesto condiviso: “DIGITALIZZARE PER CAMBIARE L’ITALIA COOPERANDO – Manifesto per l’innovazione e lo sviluppo dell’economia delle persone”.

Il manifesto si basa su una visione comune di innovazione responsabile orientata verso un’economia delle persone, incentrata su principi e valori cooperativi e mutualistici, attraverso una prospettiva strategica condivisa del futuro del Paese e basata su uno sviluppo equo ed armonico, sostenibile in tutte le sue dimensioni: ambientale, civico, sociale ed economico.
Gli obiettivi del manifesto:

PLURALISMO DIGITALE – rafforzare la dimensione pluralistica della rete, portando più imprese ad avere una presenza online autonoma e non vincolata a piattaforme chiuse;
PIATTAFORME APERTE – sviluppare e supportare l’utilizzo di piattaforme aperte, fondate sulla condivisione e sulla collaborazione, in grado di distribuire valore, caratterizzate dall’autonomia e dal protagonismo degli individui e delle imprese che le utilizzano;
OPPORTUNITÀ CONDIVISE – generare nuove opportunità per giovani, donne, immigrati e soggetti disagiati, con un modello d’impresa in armonia con gli individui e i territori (sostenendo in particolare le realtà che vogliono emergere dalla fragilità economica o dall’oppressione di ogni forma di illegalità e prevaricazione criminale);
INTEROPERATIVITÀ – facilitare l’inter-operatività tra le imprese e le piattaforme, alimentando il principio di cooperare tra cooperative, condividere tra imprese e investire sulla formazione digitale delle persone impegnate nell’impresa per contribuire con efficienza allo sviluppo delle cooperative, delle imprese no-profit e delle comunità;
DATI BENE COMUNE – affermare una nuova stagione di libero accesso alle informazioni e supportare l’affermarsi del valore dei dati come bene condiviso;
MUTUALISMO DIGITALE – sostenere un modello intergenerazionale di impresa, il cui fine è la condivisione mutualistica del valore generato e il benessere degli individui che partecipano all’impresa.

Fonte: pico.coop