La federazione tra cooperative di medici e operatori sanitari, associata a Legacoop, si candida a realizzare e gestire una rete di centri medici e residenziali territoriali, in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale, cooperative sociali e di abitanti, mutue integrative e fondi assicurativi.

2,5 milioni di metri quadrati per realizzare sedi “spoke” e “hub” di medicina territoriale. E’ il progetto proposto da Sanicoop, la federazione tra cooperative di medici e operatori sanitari, associata a Legacoop, cui aderiscono circa 100 cooperative, 75 delle quali di medici di medicina generali. Tra queste anche cooperative lombarde tra medici, tra le più attive nella promozione di telemedicina e modelli di cura territoriale alternativi all’ospedalizzazione, come dimostrato anche nelle fasi più difficili della pandemia.

Come ha spiegato Maurizio Pozzi, presidente di Sanicoop, a Vita: “Il nostro progetto, che prevede anche l’attivazione di una piattaforma digitale di supporto alle attività di assistenza sanitaria e sociale, è coerente con l’evoluzione del modello di servizio sanitario delineata nel PNRR e, partendo da un’impostazione che mette al centro il paziente ed il suo quadro clinico per costruire un ‘percorso di salute’, intende mettere a frutto la capacità della cooperazione tra medici, dimostrata anche durante le fasi più difficili della pandemia, di organizzare presidi territoriali efficaci per assistere i pazienti che necessitano di cure primarie e ricoveri brevi. L’obiettivo è quello di valorizzare le cure territoriali con innovazione, organizzazione, diagnostica di primo livello, gestione delle malattie croniche e delle polipatologie, garantire la prevenzione a partire dalle vaccinazioni, assicurare la prossimità delle cure e l’assistenza domiciliare. Ottenendo così anche l’alleggerimento degli ospedali e, in particolare, dei pronto soccorso”.
Fondamentale sarà la partecipazione diretta delle cooperative di medici che, per capillarità e prossimità, rappresentano una risorsa essenziale per lo sviluppo di progetti di salute individuali e collettivi.
Nello specifico il progetto di Sanicoop ipotizza un fabbisogno complessivo di circa 2,5 milioni di metri quadrati – anche ricorrendo al recupero e alla riqualificazione di porzioni di patrimonio immobiliare inutilizzato di attività di servizi e commerciali – per la realizzazione di due tipi di strutture: sedi “spoke” che possano ospitare medici di medicina generale, pediatri di famiglia, attività di cooperative sociali, servizi infermieristici e amministrativi, diagnostica e specialistica extra LEA del SSN; sedi “hub” che possano garantire diagnostica pesante, laboratorio, farmacia, day surgery, riabilitazione, gestione codici bianchi, vicinanza di strutture residenziali socio-sanitarie. Per quanto riguarda le strutture per l’assistenza socio-sanitaria residenziale, il progetto prevede l’adeguamento e potenziamento della rete attuale (RSA, Centro Diurni, Hospice, Ospedali di comunità, Centri Alzheimer), accompagnato dall’implementazione di nuove tipologie.

Leggi l’articolo completo: CLICCA QUI