Le cooperative del varesotto al centro della giornata associativa appena conclusa (10 maggio) con visite alle realtà del territorio, incontro con le associate e tavoli di confronto con le istituzioni.

Immaginare una nuova intercooperazione: imparare a pensarsi permeabili, superando le logiche dei confini territoriali, per creare filiere flessibili e intergenerazionali, dall’alto valore economico, sociale ed ecologico. Questo l’obiettivo del Filo tour di Legacoop Lombardia che sta attraversando la regione.
Ad aprire il dibattito della sesta tappa il Presidente di Legacoop Lombardia Attilio Dadda, che ha condiviso con la platea spunti di riflessione per filiere integrate orizzontalmente: partire dai consorzi per arrivare alle reti, secondo una flessibilità geografica non più ancorata esclusivamente alla circoscrizione territoriale della provincia o della regione. Laddove la vicinanza fisica non rappresenta più una garanzia di qualità, è solo con la consapevolezza di porsi in un mercato dai confini spaziali allentati che si possono costruire filiere virtuose.
Buone pratiche di artigianato di qualità e rigenerazione sociale, come quelle della falegnameria sociale Xiloidea di Gavirate, prima visita in apertura alla tappa. Gestita dalla cooperativa sociale Eureka, coniuga formazione ed educazione, offrendo tirocini professionalizzanti a ragazze e ragazzi e inserimenti lavorativi a persone in situazioni di fragilità. In sede di assemblea, tante le voci del territorio: in apertura Elena Querci, docente della facoltà di economia dell’Università dell’Insubria, ha sottolineato l’importanza di accogliere l’educazione finanziaria anche nelle realtà non profit: l’operare cooperativo pur guidato dai principi mutualistici non può prescindere dall’analisi dei dati. Enrico Franzioni, del Circolo Il Quarto Stato e Gianluca Iannetti, circolo The Family, hanno evidenziato la necessità di soddisfare un principio di fratellanza: con 96 realtà su tutto il territorio, quello dei circoli rimane il settore più rappresentato nella provincia di Varese, ma si avverte l’esigenza di una maggiore interconnessione per valorizzare l’attività di ciascuno. A raccontare l’esperienza di cooperazione intergenerazionale la Vice Presidente della cooperativa La Casa Davanti Al Sole, Giulia Bugnoni, alla vigilia dell’apertura de La Tana della Lucertola: un nuovo spazio rigenerato e inclusivo, per ospitare attività e laboratori immersi nella natura. In chiusura, gli interventi susseguitisi hanno messo in luce l’importanza di ridisegnare l’immaginario cooperativo, che risulta ancora schiacciato tra pregiudizi e paura di tradire le proprie radici: è necessario dare nuova spinta alla comunicazione, mettendo al centro il passaggio del patrimonio cooperativo senza temere una perdita di identità. Lucia Agostinelli, presidente della cooperativa Totem, ha evidenziato le criticità di un lavoro cooperativo che ancora non trova corrispondenza nel valore assegnatogli dalle istituzioni committenti, rendendo impossibile la competitività delle cooperative nel mercato del lavoro.

Il territorio, con le sue complessità e specificità, è stato al centro anche dei tavoli di confronto con le istituzioni: con il Sindaco del Comune di Varese Davide Galimberti e la Vice Sindaco Ivana Perusin, con il Presidente della Camera di Commercio Mauro Vitiello e con il Presidente della Provincia di Varese Marco Magrini, si è discusso di rigenerazione della città e osmosi tra mondo cooperativo e non.

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Le immagini dell’incontro: