Sabato 7 agosto, nel Chiostro San Cristoforo (Palazzo della Provincia, via Tito Fanfulla 14) di Lodi, va in scena lo spettacolo dedicato a don Leandro Rossi, fondatore della cooperativa sociale “Famiglia Nuova”, da quarant’anni vicino ai più fragili.

“Sono Leandro Rossi, responsabile della comunità. Portatelo dove lo dovete portare ma levategli quelle manette, non toglietegli la dignità”. Nella voce di Silvia Frasson rivive la storia di don Leandro e di tutti gli uomini e le donne che hanno costituito la sua “Famiglia Nuova” e che continuano a farne parte, con la stessa tenacia e lo stesso fervore.
Lo spettacolo teatrale “Una ragionevole felicità” è l’omaggio della cooperativa sociale Famiglia Nuova al suo padre ideatore e ispiratore, a quarant’anni dalla fondazione celebrata quest’anno con un ricco programma di iniziative ed incontri. Dopo l’esordio umbro, in forma privata a giugno sul lago Trasimeno, lo spettacolo andrà in scena a Lodi, la città dove don Leandro e Famiglia Nuova hanno compiuto l’impresa, a fianco degli ultimi, promuovendo una cultura di integrazione e di contrasto all’emarginazione attraverso servizi di accoglienza e sostegno. Dalle comunità per tossicodipendenti alla sua casa per l’assistenza ai malati di Aids, la storia di don Leandro attraversa quella di una comunità, nei momenti più duri – negli anni 80 e 90 del secolo scorso – quando un fiume di eroina tracimò in ogni paese e città, portandosi via ragazzi e ragazze a decine, a centinaia, a migliaia.
Il monologo di Silvia Frasson nasce da tante testimonianze, ore e ore di registrazione, pianti, ricordi, dal tempo che è passato e quello che bisogna ricordare a chi non c’era. «Di queste storie non ho vissuto niente, eppure attraversarle per un’ora sul palco me ne rende testimone appassionata – afferma l’autrice -. Tra le persone che racconto, a pochissimi ho stretto la mano, la maggior parte non li ho mai conosciuti. Eppure, sono diventate in questo tempo le persone più care, più vicine».
La presidente di Famiglia Nuova, Mariarosa Devecchi, ricorda che «per noi assistere allo spettacolo è come ripercorrere la nostra storia, tornare alle radici e ai valori ispiratori. Non tanto per celebrare don Leandro, che non amava queste cose, ma per recuperare l’attualità del suo pensiero».
Un pensiero aperto, spalancato come la sua porta, della sua fedeltà al vangelo degli ultimi e dei diseredati. Un’intelligenza fervida, inesausta, pragmatica e insieme illuminata. Una ragionevole felicità che ancora fa luce.

“Una ragionevole felicità. Ritratti di Leandro e Famiglia” di e con Silvia Frasson. Lodi, sabato 7 agosto, Chiostro San Cristoforo, Palazzo della Provincia, via Fanfulla 14, nell’ambito della rassegna “Lodi al sole. Suoni, colori, parole”. Ingresso libero dalle ore 21.00; inizio spettacolo ore 21.30.
Arrangiamenti musicali di Andrea Checcucci e Stefano Rachini..
Una produzione rumorBianc(O) in collaborazione con Famiglia Nuova.