Un ciclo di otto incontri durante i quali giovani e anziani saranno co-autori di libri sul loro quartiere: è il progetto della cooperativa Shibboleth che si svolgerà presso la biblioteca di Calvairate da maggio a ottobre 2025, in collaborazione con la Fanzinoteca La Pipette Noir.
Il progetto si rivolge a bambini tra i 6 e 10 anni e adulti dai 65 anni in su con l’obiettivo di realizzare tante piccole pubblicazioni (zines), che costituiranno poi uno zinaldone, cioè un grande volume di annotazioni visive di varia ispirazione sui luoghi del quartiere: il mercato, la biblioteca, le finestre, i muri, i confini, il gergo, il vicinato e il comune. Un modo divertente per far dialogare generazioni diverse, esercitare la propria creatività e scoprire nuove forme espressive. Lo zinaldone verrà infine donato alla biblioteca.
Tutte le zines saranno realizzate a mano a partire da materiale autopubblicato da Shibboleth in precedenza.
La ricerca di nuove forme espressive è un’attività fondamentale di Shibboleth, una cooperativa editoriale nata per offrire ai membri sotto rappresentati della società un lavoro che abbia davvero significato. In linguistica, il termine shibboleth si usa per indicare una parola o locuzione che può essere usata come segno di riconoscimento di un gruppo linguistico determinato in base a varianti della sua pronuncia, ed è perciò usata per distinguere l’amico dal nemico.
Shibboleth, attraverso i suoi libri visivi, cerca di espandere la quantità di informazioni all’interno del campo visivo letterale e metaforico delle comunità sottorappresentate a causa di svantaggi cognitivi ed educativi. Il suo catalogo contiene proposte per un progressivo passaggio da un sistema verbale a un linguaggio visivo.
Al termine dei laboratori verrà allestita una mostra delle pubblicazioni realizzate da bambini e anziani insieme negli spazi della Biblioteca di Calvairate. La pubblicazione verrà presentata a marzo 2026 presso la Biblioteca durante un dialogo volto ad accorciare la distanza tra istituzioni locali e cittadinanza rispetto alle esigenze della quotidianità corrente di bambini e anziani e le politiche culturali adottate dal Comune in virtù degli scopi comunitari promossi da La Scuola dei Quartieri, sostenitore del progetto.