Le cooperative del lodigiano al centro della giornata associativa appena conclusa (6 luglio) con visite alle realtà del territorio, incontro con le associate e tavoli di confronto con le istituzioni.

Favorire lo scambio di buone pratiche per creare filiere flessibili e intergenerazionali, dall’alto valore economico, sociale ed ecologico. Questo l’obiettivo del Filo tour di Legacoop Lombardia che sta attraversando la regione, ieri alla Sala Antonella Granata della Biblioteca Laudense. In un periodo inedito come quello presente, un approccio trasversale, che sappia coniugare il livello locale con quello globale, è opportuno quanto necessario. Ad aprire il dibattito della settima tappa il Presidente di Legacoop Lombardia Attilio Dadda, che ha condiviso con la platea spunti di riflessione per filiere integrate orizzontalmente.

Beni immateriali, interculturalità e qualità del lavoro: comprendere l’identità della città di Lodi e tracciare nuove linee strategiche di sviluppo, garantendo il rispetto delle complessità del tessuto urbano.

Fondamentale nel processo oltrepassare la percezione in termini passivi del territorio, al di là del ruolo satellitare rispetto all’area di influenza milanese che per lungo tempo si è attribuito alla città. Tra le buone pratiche di sostenibilità sociale e rigenerazione, l’esperienza storica della cooperativa sociale Il Mosaico: Avalon è un progetto di semi-autonomia abitativa nato nel 2004, che disegna percorsi educativi personalizzati per permettere a persone in situazione di fragilità di imparare a gestire l’organizzazione di una vita autonoma, con il sostegno di figure professionali e non.

Esperienza virtuosa anche quella della cooperativa Famiglia Nuova: Casa Oceano è un servizio di accoglienza temporanea di ragazzi minorenni, per promuovere lo sviluppo e la crescita attraverso la costruzione di risorse e competenze individuali in ambito psicologico, affettivo, tecnico, formativo e di integrazione sociale.

In sede di assemblea, tante le voci del territorio: in apertura la Dott.ssa Alessandra Stella, Dirigente di ricerca presso l’IBBA CNR e fino al 2018 Direttrice Scientifica della Fondazione del Polo Tecnologico di Lodi, ha preso parte alla discussione con una riflessione sull’utilizzo della biodiversità per ottimizzare le filiere agro-alimentari. Tra gli altri, hanno contribuito a ricostruire il variegato tessuto cooperativo lodigiano anche la cooperativa sociale Verbena, che da anni coniuga l’attività agricola e ambientale con l’inserimento lavorativo di persone socialmente svantaggiate o ancora Mémosis, che mette in campo competenze altamente specializzate del settore dei beni culturali e dell’archivistica.

Il territorio, con le sue complessità e specificità, è stato al centro anche dei tavoli di confronto con le istituzioni: all’incontro in plenaria con le cooperative associate Legacoop Lombardia, sono seguiti gli incontri istituzionali con il Sindaco di Lodi Andrea Furegato e con il Presidente della Provincia di Lodi Fabrizio Santantonio per avviare processi di sinergia con la pubblica amministrazione e incrementare la coprogettazione.

GUARDA IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DI LEGACOOP LOMBARDIA

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Le immagini dell’incontro: